domenica 28 febbraio 2010

Back...

Tornato da un paio di ore da una scarpinata interminabile sui monti. Che dire... è stato stupendo. Il silenzio del bosco era tagliato solo dalla sussurro del ruscello. Sentivo il vento passarmi piano accanto, fra i capelli sudati, lungo la schiena dandomi attimi di piacevole sollievo (c'erano circa 20 gradi oggi). C'era talmente tanta pace che si potevano quasi sentire gli alberi crescere.
Due momenti "quasi panico":

- All'improvviso mi spunta alle spalle una specie di ragazzo delle caverne (con tanto di dredd) che correva per fatti suoi ma che io non avevo assolutamente sentito arrivare. Io ho rischiato l'infarto e lui ha rischiato di pigliare il bastone in faccia.
- Da lontano vedo quello che pensavo essere un lupo (già, fanno parte della fauna delle montagne in cui mi son addentrato). Avevo già iniziato ad impugnare il bastone a mo' di arma, pronto ad essere un "novello Mowgli". Poi ho visto che era un husky e c'era pure il padrone. Meglio va'...

Considerazioni varie:
- Voglio una reflexxxxxxxxxxxx!!!!
- Mi serve assolutamente attrezzarmi meglio per il trekking. Necessito di scarpe decenti, zaino, borraccia, bussola e una cavolo di mappa (si, mi piace "sperdermi" fuori dai sentieri).

Lascio una delle mille foto che ho fatto ed auguro a chiunque abbia la sfortuna (o la fortuna) di passare di qui una buona domenica sera, magari accanto alla persona che amate.



(foto: seoboy82)

sabato 27 febbraio 2010

Shopping & thoughts...

Appena rientrato. Dunque... il TSN non l'ho trovato. L'indirizzo che ho beccato su internet mi portava ad un condominio in pieno centro e, francamente, non penso sia il luogo più adatto per un poligono. Comunque ho fatto un bel giretto in auto nei dintorni della costa. Volevo andare al Decathlon per vedere se c'era qualcosa di carino a prezzi bassi per il trekking, ma ho desistito solo a guardare la coda chilometrica di auto che arrivava fino alla tangenziale. Allora ho dirottato e son andato a fare la spesa per la prossima settimana.

A questo proposito mi è venuto da sorridere. Io ho sempre pensato ai discount come un posto da studenti, stranieri, etc. Insomma gente "mortale" tipo me che ha un budget non altissimo da spendere. Invece ti becco un bel po' di persone che vanno al discount col mercedes e le pellicce. Son rimasto un pò spiazzato. Boh.

Altra riflessione. Ho visto un sacco di anziani (uomini), accompagnati da straniere (per lo più ragazze di colore) che, dall'età, potevano essere le nipoti. E per "accompagnati" non intendo che facevano le badanti. Mi chiedo se tutti quegli "amori" erano poi tanto disinteressati. Altro boh.

Ah ho fatto qualche scatto. C'è una persona (fino ad ora nella mia vita, che però potrei mandare al diavolo da un momento all'altro perchè la pazienza e le lunghe attese non sono proprio il mio forte) che mi ha chiesto "cosa vedi da casa tua quando vai a comprare le sigarette?". Beh lo faccio vedere anche a voi cosa vedo...


Questo è "parte" di quel che vedo o che almeno ho visto oggi.

E stasera? Stasera mi rilasso un pò qui, da solo. Ascolto musica celtica a basso volume (l'adoro), fumo un paio di sigarette, bevo un po' di spritz, scrivo e penso. Già, pensare. Ho il cervello che mi va in 200 direzioni diverse. Occhi, mani, voci, ricordi, nostalgie, impazienza... Dio che casino.
Anyway... spero che la tua serata (si, dico a te che stai leggendo ora questo post, chiunque tu sia) vada come la vuoi tu.
A dopo folks.

Have a nice week end...

Oggi è una bella giornata qui sulla costa. Inizia il week end. Come lo passerò? Vediamo...
Oggi pensavo di andare a cercare il TSN se c'è da queste parti. Dove vivevo prima facevo P10 (tiro con pistola a Co2 da 10 m, la disciplina olimpica per capirci) e mi piaceva un sacco. So che per molti può sembrare uno sport del cavolo, ma basta provare un paio di giorni per innamorarsene.

Il silenzio interrotto solo da qualche ronzio di neon. Il bianco sterile e quasi accecante che ti circonda trasudando dai muri, dal soffitto, dal pavimento, dai tubi lucenti appesi al soffitto. E a 10 metri da te c'è lui, il tuo bersaglio. Un puntino nero che ti fissa e che sembra lontanissimo. Ci sei tu e lui, il resto sparisce. Trattieni il fiato, ancora, ancora... tendi il braccio ed inizi ad estraniarti dal mondo. Tutto il resto sparisce. Istanti lunghi secoli sembrano passare tra l'inizio della pressione sul grilletto e l'impatto del proiettile sul bersaglio...

Vabeh, insomma, mi piace parecchio e oggi spero di trovare un posto dove farlo da queste parti.
E domani? Domani trekking in montagna con la mia macchina fotografica. Solo io e la montagna.
Week end abbastanza "solitario", si, ne ho bisogno ora. Devo leccarmi le ferite e allontanarmi da tutto e tutti per sentirmi più "tranquillo" chiudendomi nella mia oscurità. Almeno per un pò...
Lascio il pezzo che sto ascoltando e che adoro (date un'ascoltata anche voi, non ve ne pentirete), forse perchè la cantavo ad una delle persone più speciali che son mai capitate in vita mia per fargli socchiudere gli occhi (strani gusti, lo so) e vederlo sonnecchiante dopo un pò.
Loro sono i Timoria e questa è "Cielo Immenso":




Anyway... have a nice week end people.

venerdì 26 febbraio 2010

Facebook

Ok fatto. Approdo su Facebook. Devo ancora capire bene come funge il tutto, ma ci sono.

Why Google should not be condamned

I dementi che hanno fatto quel filmato (pubblicato su youtube) in cui maltrattano e picchiano quel ragazzo autistico dovrebbero essere condannati. E questo è un fatto. Ma condannare i responsabili di Google per quel filmato no. Perchè? Perchè siamo su una china pericolosa da cui l'evoluzione della libertà del web potrebbe uscirne ridotta. Oggi ascoltavo una trasmissione in radio mentre andavo a lavoro. Un'osservazione era giusta: se io costruisco un muro e qualcuno ci fa una scritta razzista sopra, sono io responsabile della scritta? No di certo. E allora? Google offre un servizio (youtube nello specifico) in cui tutti possono pubblicare dei contenuti. Google non è legato a doveri di editore e, in quanto tale, non deve rispondere direttamente di quei contenuti.
L'unica cosa che si potrebbe attribuire come colpa a Google, secondo me, potrebbe essere la negligenza. Controllare i contenuti (almeno in parte, perchè sarebbe folle anche solo provare a controllare TUTTO quel che viene pubblicato su youtube nel mondo) costerebbe tanto, ma è pur vero che Google fattura diversi miliardi di dollari l'anno. Qualcosa potrebbe spenderla in questo senso.
Detto questo... have a nice week end guys & gals!

mercoledì 24 febbraio 2010

Not that bad...

Oggi mi sento "bene". Non che ci sia qualcosa di particolarmente raggiante nella mia giornata, ma sto bene. Sarà stata la corsa notturna di ieri, maybe. Guardo fuori dall'ufficio e vedo il sole e non mi infastidisce come al solito (amo più l'oscurità e la notte che il giorno). Chissà che cavolo mi piglia. Avrei voglia di andare a pesca oggi, già, e non vedo l'ora arrivi il week end per tornare sulle montagne a fare trekking fotografico. Prima o poi dovrò iniziare a mettere mano per creare il mio sito/portfolio fotografico. Il fatto è che arrivo a casa talmente strapieno di computer, pixel e css che non voglio far altro che rilassarmi e cazzeggiare.
Anyway... torno a lavoro và.
Have a nice day folks.

martedì 23 febbraio 2010

Up & Down

Da questa settimana ho deciso di iniziare una sorta di "rubrica" chiamata "Up & Down". Che ci sarà dentro? Beh sarà una sorta di "odi et amo" su eventi, persone, cose...

UP:

- L'amicizia, quella vera. Quella che anche se non ti senti o vedi con una persona da circa un anno poi la ribecchi su msn per caso e lei è sempre lì, pronta x te.

- Le ragazze "cazzute". Quelle che non hanno bisogno di un "maggiordomo/padre/babysitter/fidanzato", ma che affrontano la vita come amazzoni.


DOWN:

- I camionisti che sorpassano in autostrada fregandosene del fatto che sulla corsia di sorpasso già ci sei tu. Da levargli la patente.

- Il festival di Sanremo. Lo ammetto, l'ho guardato un pò. L'ho guardato spinto da quella curiosità malsana che non ci fa voltare dall'altra parte quando passiamo accanto ad un incidente. Che dire... meglio tacere và.

lunedì 22 febbraio 2010

Changin' season

E' sparito. L'uomo di cui parlavo in qualche post fa non c'è più al "suo" semaforo. Ogni giorno, lo confesso, arrivo lì sperando di rivederlo e sorridere pensando "ah qua stai eh?!" e invece... lui non c'è. Chissà dov'è finito.
Anche altre cose sono "sparite" dalla mia vita. Tipo? La mia ormai "ex". Eh si, son tornato single dopo circa 10 mesi. Che effetto fa? Un pò da schifo a dire il vero, un pò mi rodo dentro (non è facile dopo tanto tempo sentirsi dire che si dubita di quel che si prova per te) e un pò mi sento "selvaggio". Si, per fortuna e purtroppo, il lupo che è stato sopito per tanto tempo (forse troppo) si sta risvegliando. Lo sento. Lo sento quando vado a correre la sera e respiro l'aria gelida che ti taglia dentro, lo sento quando guardo qualche foto dell'ormai passato e lui ringhia lì, nel profondo dell'orgoglio.
Sopravviverò. E sopravviverà anche il lupo.
Welcome home steppen wolf.

martedì 16 febbraio 2010

Ecologia "fragile"

Ma perchè le buste dell'Auchan devono essere così? Ok capisco che son fatte di materiale riciclato perchè il mondo è già abbastanza incasinato di suo... ma fate qualcosa per farle più resistenti! Non so a voi, ma personalmente mi son trovato più di una volta con la busta in pezzi mentre la caricavo in macchina (tipo ieri, che nervi!). Che poi, a dirla tutta, va bene si usa meno materiale per produrle ma se poi ne devo prendere 5 invece di 2 perchè son piccole e si distruggono... dove sta il risparmio ecologico?
Si lo so che dovrei usare una borsa della spesa e portarmela quando vado all'ipermercato, il fatto è che vado a fare la spesa un pò "all'improvviso"!
Anyway... it's a really fragile ecology.

venerdì 12 febbraio 2010

Strange world

Il mondo è strano a volte (a volte?). Prendete quello che vedo ogni mattina. Cosa vedo? Esco di casa per andare a lavoro, entro in macchina (ultimamente inzuppato d'acqua come una foglia di un bosco della foresta pluviale nella stagione delle piogge), accendo la radio e parto. Tutto normale e consueto... la parte strana arriva al secondo semaforo che incontro sul lungomare. C'e' un signore.
Alto e magro, capelli rasati, cammina un po' barcollante. Lo sguardo non sembra molto presente (che sia ubriaco? Ma son solo le 8 di mattina...). E' lì, sta fermo al semaforo, avvolto nel suo giaccone scuro della Nike. Quando scatta il rosso e noi tutti ci fermiamo come pecore in fila. Ognuno si perde un pò nei propri pensieri, alcuni assonnati, altri meno. Lui è lì, immobile, ci fissa. Scatta il rosso dicevo, stop, lui si avvia e cammina accanto ad ogni auto dal lato del guidatore. La prima volta ho pensato tra me e me: "ecco questo ora è un altro che vuole soldi...". Invece no. Lui non chiede soldi. Passa, ti guarda, lancia un rapido sguardo nella tua auto e tira verso il veicolo successivo.
Ma perchè? Non ne ho idea, me lo son chiesto mille volte ed ogni volta mi son dato una spiegazione diversa. Forse è un pò "suonato", forse non ha un cavolo da fare o forse... beh forse ha perso qualcuno tanto tempo fa ed è ancora lì a cercarlo/la (ok lo ammetto questa è la risposta "romantica" che ogni tanto mi salta in testa).
This is a real strange world...

mercoledì 10 febbraio 2010

Knight

Credo d'aver letto troppi libri sul medioevo e letteratura di quell'epoca. Passione per la storia a parte, a volte mi piacerebbe tanto poter essere un cavaliere che combatte per qualcosa di bello come la giustizia, l'onore, l'amore...
Già, l'amore. Dare tutto se stesso ad una donna, combattere per lei e morire se necessario.

Ma chissà come doveva essere...

Stare sul proprio destriero, saldo in sella, lancia in resta. Un bagliore diffuso circonda l'armatura. Sul campo di battaglia si schierano le truppe nemiche, un muro umano che vuole solo massacrarti. E tu sei lì. Senti l'odore del sudore che ti scende giù dalle tempie e lungo la schiena, l'adrenalina che ti fa pulsare le vene, il peso dello scudo che sembra spezzarti il braccio. Ti lanci alla carica. Veloce, sempre più veloce. Tutto quello che senti ormai è il rumore degli zoccoli, tutto quello che respiri è la polvere alzata dalla tua corsa, tutto quello che vedi dalle sottili aperture del tuo elmo sono le lance e le picche nemiche che ti aspettano. Continua la carica. Il cavallo nitrisce, sembra avere paura. Anche tu ne hai, ma l'idea di fermarti non ti sfiora neppure. E' la tua vita, è quello che sei nato per fare. Negli istanti immediatamente precedenti l'impatto senti il cuore che quasi smette di battere. Trattieni il fiato. Sai che presto potresti sentire il ferro entrarti nella carne. E' lì che ti passa davanti agli occhi il motivo per cui combatti. Non ci sono più cavalli nè lame, polvere o rumori. E' un momento. L'impatto.
Il destriero sanguina, l'armatura emette un rantolo metallico, i nemici schiacciati urlano. Senti l'odore del sangue diventare più forte di quello del tuo corpo. Il muro va in pezzi. Ai tuoi lati qualcuno cade da cavallo, smette di agitarsi, non respira più. E tu sei lì. Sei sopravvissuto...in un modo o nell'altro.

martedì 9 febbraio 2010

Twilight... and the wolf

Twilight...parliamone. Ho appena finito di guardarlo. Niente di nuovo a dire il vero, ma mi piace il genere e una sbirciata volevo dargliela a questa pellicola. Come è cambiato però il tema dell'amore tra appartenenti a "classi" diverse. Si è passati con gli anni da "Indovina chi viene a cena?" (in cui si parlava di sentimenti tra una ragazza bianca ed un ragazzo di colore) a films come questo in cui sulla scena le due diversità sono rappresentate dall'essere umano e vampiro. Tornando al film si può dire che è abbastanza decente nel complesso. Certo non è appassionante, non vi farà stare lì col fiato sospeso fino all'ultimo, non c'è una trama fitta e complessa, gli effetti speciali non sono chissà che...uhm...beh diciamo che è un film da "5". In poche parole è per appassionati del genere (meglio "Underworld" secondo me). Proprio guardando questo film mi sono venute alla mente tutte le scene di vampiri viste negli anni (da "Buffy" a "Underworld", passando per "30 giorni di buio" e "Van Helsing"). Qualcosa di "affascinante" io lo vedo in queste creature (a proposito, c'è un documentario a riguardo di History Channel...trovatelo e guardatelo perchè ne vale la pena). A dirla tutta però preferisco i "werewolves", gli uomini-lupo (o Lican che dir si voglia).
Leggete qua:

"...tutti infatti coloro che prendevano a volergli bene vedevano soltanto uno dei suoi lati. Certuni lo amavano come uomo gentile, savio e singolare e rimanevano atterriti quando scoprivano in lui improvvisamente il lupo. E non potevano fare a meno di scoprirlo, perchè Harry, come tutti gli esseri, voleva essere amato tutto intero e non poteva quindi nascondere o negare il lupo di fronte a coloro al cui affetto teneva particolarmente. Ma ce n'erano altri che amavano in lui precisamente il lupo, quella sua libertà selvatica e indomita, il pericolo e la forza, e costoro erano a loro volta assai delusi e dolenti quando il lupo cattivo rivelava a un tratto anche l'uomo, quando si struggeva dalla nostalgia di bontà e tenerezza e voleva ascoltare Mozart, leggere poesie e nutrire ideali d'umanità...
...capitavano anche eccezioni e casi fortunati, che egli sentiva talvolta il lupo, tal'altra l'uomo respirare e pensare dentro di sè indisturbato e puro, che entrambi, qualche rara volta, facevano persino la pace e vivevano l'uno per l'altro, di modo che l'uno dormiva mentre l'altro vegliava, non solo, ma diventavano più forti tutti e due sicchè l'uno raddoppiava l'altro..."


Non era un racconto horror o fantasy nè la trama di un film d'azione. Era Hermann Hesse che ne "Il lupo della steppa" così descrive il suo "essere".
Quanto mi sento così...Hesse non poteva certo immaginarlo quando scrisse questo libro. Eppure sembra ritrarre molti aspetti della mia personalità, del mio carattere, del mio soffrire per quel che sono. Un uomo, un lupo. Ma esiste per questo tipo di essere una metà o è nel suo destino restare solo? C'è qualcuno che non abbia paura del lupo nè dell'uomo, ma che, anzi, riesca ad amare entrambi per quel che sono?

domenica 7 febbraio 2010

Lithium

Forse sono io strano. Ci son cose che proprio non mi vanno giù. Forse non dovrei buttar giù queste parole, ma se non lo faccio esplodo. Non posso tenermi sempre tutto dentro e, almeno qui, lascio aperta anche l'uscita dalla mia anima e non solo l'ingresso. Bastano poche cazzo di scintille per farmi prendere fuoco. Non è facile (e chi mi conosce lo sa che di natura sono abbastanza tranquillo e cerco sempre di "capire"), ma ci sono cose che proprio non riesco a mandare giù neppure con 10 cucchiai di zucchero. Nella mia visione del mondo alcune cose non dovrebbero esserci, non dovrebbero esistere proprio. Però che fai? L'egoista del cazzo che pretende che le persone la vedano come lui? No di certo. E allora? Niente, ti lasci bruciare dentro e stai zitto. Resti lì, con quel sorriso da imbecille stampato sulla faccia mentre l'unica cosa che riesci a pensare è "ma cazzo". Forse hanno ragione i miei amici quando mi dicono che devo imparare a fregarmene delle persone, a lasciarmi scorrere addosso tutto senza lasciar entrare nessuno dentro di me...ma perchè? Io non ci riesco a vivere così, soprattutto non riesco a far finta di niente se quella persona non mi è indifferente.So che magari non c'è niente di male nelle cose che invece a me danno fastidio...ma voi che ora state leggendo e magari giudicando...sareste tutti capaci di mettervi nei miei panni? Non credo. Non ce la faccio più...è come quando si cammina per talmente tanto tempo che, anche se stremati, le gambe continuano ad andare da sole. E la intravedi in lontananza l'oasi, ma sei a terra, le ginocchia hanno ceduto, ti trascini un pò per volta prendendo forza da qualche posto dentro di te che neppure tu conosci, l'unica cosa che senti è la pelle bruciata dal sole e la voglia di arrivare lì...ma dentro di te inizi ad avere la grottesca consapevolezza che a toccare quell'acqua non ci arriverai mai. Intanto vedi altri che ti camminano di fianco, che con quell'acqua ci giocano o ci hanno già giocato e continuano a gironzolare lì...e tu non puoi farci proprio nulla.Poi arriva la notte. Il freddo ti spacca le ossa come un martello, la terra diventa ghiaccio e tu sei ancora lì, steso. Ma qualcosa non torna...l'oasi ti spinge via...allontana solo te, riesci a rimetterti in piedi...ci metti tutta la notte, ma ce la fai...La luna muore di nuovo, il sole ti sferza la pelle ancora una volta...e tu ricominci a camminare...Ma fino a quando? Non lo so, non so quanto possa durare. Finisce per diventare una sorta di sfida col mondo intero e con te stesso. Forse prima o poi arriverà il momento in cui anche anima e cuore capiranno che non è così che dovrebbe essere l'amore. Forse iniziano a capire...L'unica cosa che riesco a chiedermi ora è se le persone a cui vorrei dare il mio cuore, quando sparisco, si chiedono mai "ma io che ho fatto per tenerlo nella mia vita?". Credo non succeda mai, purtroppo.

martedì 2 febbraio 2010

Prima guardia

Sto qui in attesa...di cosa? Non lo so. Mi sento un pò una guardia di confine in un periodo di pace. Guardo all'orizzonte e vedo solo folate di vento che sollevano polvere di neve. Nulla. Tendo l'orecchio, ma nessuno sembra chiamare il mio nome. Ed intanto io son qui, col freddo che mi entra nelle ossa a far la guardia al nulla, sulla mia torretta scrutando ancora e ancora. Stringo la mia arma, ho paura, i battiti aumentano, ho paura, socchiudo gli occhi tagliati dal vento gelido, ho paura. Qualsiasi cosa arrivi sono pronto a difendermi, ma forse non ce ne sarà bisogno. Forse non arriverà nulla di male o, purtroppo, non arriverà proprio niente. Ed io? Io continuerò a star qui, a fissare il punto in cui cielo e terra si sfiorano, col fucile in una mano ed il mio cuore (o quel che ne rimane) nell'altra.

Anyway...

E' strano come a volte si reagisca stupidamente per delle piccole cose. Certo il torto non sta mai tutto da una parte, ma forse la rabbia si. A volte ci sentiamo delusi e feriti da qualcuno solo perchè, magari, non riusciamo per qualche secondo a mettere quella persona prima di noi stessi. A volte l'orgoglio è un animale selvaggio difficile da gestire e...beh a volte questa è la mia indole. Purtroppo sono una persona difficile (me ne rendo conto), capace di dare tanto ma anche incasinatissimo e con la testa dura. Se voglio davvero bene a qualcuno riesco a reggere molte...molte cose, ma basta toccare dei tasti che divento un muro.
Anyway...

Ylon

Altro web-site a cui sto mettendo mano, un sito di un franchising creditizio: Ylon.

lunedì 1 febbraio 2010

Io e te... 10 giga sopra il cielo

…e non lo sapevo mica questo giochetto della XXX. Di cosa parlo? Beh tutto è iniziato qualche mese fa, quando ho sottoscritto un abbonamento per avere la internet key. Ok tutto sembra in ordine, 10 ore al giorno, senza limiti di mole dati, per una quarantina di euro al mese. Ma cosa scopro? Scopro che sono stato “bannato” più o meno, per aver superato la soglia di 10 gigabyte in un mese. In poche parole la XXX in una postilla del contratto (cosa che non mi è stata assolutamente detta quando ho firmato il contratto) dice che se tu superi 10 gigabyte di traffico mensile loro possono ridurti la banda di connessione per TUTTO IL MESE SUCCESSIVO. E badate bene, si tratta di una riduzione molto forte della banda, tanto da impiegarci ore anche per connettermi a youtube.
La cosa divertente è che quando ho chiamato il servizio clienti mi sono sentito anche ridere in faccia dalla tizia del call center con la domandina ironica “ma lei scarica eh?”. Punto primo: che cavolo te ne importa? Punto secondo: no, non scarico, ma siccome non uso mai la tv, ho guardato ore ed ore di programmi in streaming (tra cui un centinaio di puntate de “La vita secondo Jim”). Ecco come ho superato il tetto della “punizione divina”.
E ora? Beh qualcosa farò. Di certo la XXX ha perso un cliente (un tempo) affezionato.