sabato 17 aprile 2010

"Of wolf and man"

E son di nuovo a casa "mia". Serata decisamente no. Mi manca la mia famiglia appena lasciata all'altro capo di un lungo graffio d'asfalto. Mi manca un sacco di gente stasera. E son qui. Appena tornato son corso a fare la spesa sul filo del rasoio prima della chiusura di ogni cavolo di cosa nell'arco di 250mila chilometri.
E son qui davanti ad una tastiera ed uno schermo, ascoltando "free as a bird" dei baronetti di Liverpool, trascorrendo il mio sabato sera tra pensieri, paranoie, bollicine e sigarette.
Mi ero ripromesso di smettere da oggi pomeriggio, ma stasera è una di quelle sere fuori dal tempo e dallo spazio. Da domattina tornerò ad essere "non fumatore" (abbastanza pentito) come qualche mese fa.
E mi manca il mondo nel frattempo.
Ci son domande a cui non so rispondere. Domande tipo "ma se stai bene con me, perchè non vuoi vedermi più spesso come vorrei fare io?". Risposte, ripeto, non ne ho. Ma vabeh, c'est la vie.
Dovrei fare 300 cose stasera. I piatti mi chiamano dal lavello della cucina, ma io faccio orecchio da mercante (tra un pò prenderanno vita e spero che si facciano un auto-lavaggio). Dovrei lavorare a qualche sito, dovrei leggere un pò di libri e manuali vari, dovrei disfare la valigia.
Ma non mi va. Non stasera. Domani forse.
Spero con tutto il cuore che domani non piova. Ho bisogno di immergermi un pò tra i boschi e le montagne. Ho bisogno di respirare aria fresca e sentire il silenzio del ruscello e degli alberi. Ho bisogno di lasciare un pò libero il lupo che mi sta sempre accanto.
Ripenso ai miei. E' orribile avere persone che si amano tanto in un posto che si odia tanto. Ogni volta ci vado con la speranza di sentirmi un pò più a mio agio. Ma "casa mia" non è lì. Lì è solo dove son cresciuto e dove ho imparato ad annusare l'anima alle persone prima di lasciarmi accarezzare. Ma ogni volta che torno lì vedo che le cose peggiorano e non sento altro che il puzzo di una città, di una regione del sud italia che marcisce. Sento il tanfo di un cadavere in decomposizione, di quella parte dello Stivale che ormai è in cancrena. E mi spiace. Mi spiace vedere brava gente abbandonata tra sciacalli e iene che, piano piano, ne divorano le coscienze, i sogni, le speranze. E la paura cresce. Cresce la paura di coltelli, di pistole. Il timore che qualcuno ti entri nel negozio e ti chieda dei soldi, il timore di lasciare la macchina per strada se sei stato poco "accondiscendente" verso qualcuno perchè te la trovi in fiamme (ultimo episodio qualche giorno fa, ma ormai lì è normale amministrazione).
Beh io non ce la faccio. Non posso restare lì. Troppi anni ho vissuto tra quegli animali, abbastanza tempo da diventare animale anch'io, anche se "diverso" da quelli che si azzuffano sulle carcasse. Tra sciacalli e iene io son diventato lupo. E da solo mi son allontanato da un branco non mio perchè so che se mi ci riavvicino troppo rischio di non riuscire a reagire abbassando la testa e lo sguardo, ma mostrando i denti inizierei ad azzannare la prima giugulare a tiro andandomi ad infilare in qualcosa in cui non voglio finire.
E mi son auto-esiliato, felice di farlo. E' difficile, l'ammetto, gestire la parte animale che in tanti anni è cresciuta dentro di me e mi ha tenuto "a galla" nei momenti difficili. Si è difficile perchè io a quella parte di me devo tanto. Era lì quando non c'era nessuno e mi faceva rialzare, leccandomi le ferite. Era lì quando le lacrime erano più amare del veleno ed avevano lo stesso effetto di quest'ultimo.
Credo che non me ne sbarazzerò mai. Ma va bene così. Sto imparando a gestirla. E più vivo tra "gli umani" e più mi sento a mio agio, e quel lupo a volte diventa un cucciolo giocherellone che mordicchia scherzoso le dita di chi lo accarezza, ma senza far troppo male.
E stasera penso alla parte del mio sangue e della mia vita a cui posso avvicinarmi solo per brevi periodi.
E stasera ululo fissando la luna nel buio della mia stanza.


"...Off through the new day's mist I run
Out from the new day's mist I have come
We shift
Pulsing with the earth
Company we keep
Roaming the land while you sleep..."
("Of wolf and man" - Metallica)

martedì 13 aprile 2010

Polish feelings...

Ho visto una cosa che mi ha lasciato una strana sensazione in bocca. L'altro giorno tornavo da un giretto e, dopo aver parcheggiato la macchina, ho intravisto nel buio della sera una piccola luce sul balcone di fronte a casa mia. Mi son avvicinato di qualche passo in quella direzione e son riuscito a distinguere delle candele posate lì. Poi ho alzato lo sguardo ed ho capito il perchè di quelle fiammelle su quel balcone. Alle loro spalle c'era una bandiera bianca e rossa listata a lutto. Erano polacchi che omaggiavano, in quel modo, il loro presidente morto in un incidente aereo qualche giorno fa.
Mi ha fatto piacere vedere che c'è gente che è attaccata ancora alle proprie radici e che crede nella propria patria. Peccato che noi (o per meglio dire voi) abbiamo (avete) affidato il nostro governo nelle mani dei padani che faranno a pezzi l'Italia come le iene fanno a pezzi una carcassa.

venerdì 9 aprile 2010

"Sweet" home Alabama...

E' un bel po' che non mi faccio vivo qui...
...aspetta, prima di iniziare a scrivere vado a comprare le sigarette và...
...rieccomi.
Dunque dicevamo. In questi giorni mi son passati per la testa 250mila pensieri. Alcuni belli, altri meno belli. Alcune paure crescono ed altre sembrano affievolirsi. Le incertezze sul futuro in questi giorni di crisi sono al primo posto di uno come me che (sebbene già "affacciato" da un pò nel mondo del lavoro) sembra non ancora trovare il suo posto nel mondo. E intanto i politici parlano, parlano, parlano.
A proposito. Ma avete pensato a che figura da niente faremo quando verrà a mancare (in modo naturale per carità, non voglio dar adito a fraintendimenti!!) Berlusconi? Io non sono berlusconiano, premettiamolo. Però ieri pensavo che sicuro ci sarà gente che, a dir poco, festeggerà quel giorno (col clima che si sta creando e si è creato in questi anni non ci vuole un veggente per fare questa previsione). Beh quel giorno, in quel preciso mucchietto di ore, io credo che faremo una figura pessima agli occhi del mondo.
Però è questo esser "strano" che fa dell'Italia un posto così speciale no? Ok è vero, a volte vorrei emigrare (soprattutto dopo aver visto le statistiche degli stipendi medi delle altre nazioni europee... cacchio ci supera di un buon 10% pure la Grecia!), ma io amo l'Italia. Forse è per questo che soffro tanto ogni volta che vado al sud.
Si perchè il sud ormai è a pezzi. Diciamocelo ragazzi. Le mamme dei ragazzi del sud ormai son un pò come le donne spartane rassegnate a perdere i propri figli che devono andar via (per fortuna noi non si va in guerra contro ateniesi e persiani). E' una mentalità che vedo che al nord non c'è. Giù c'è una certa rassegnazione al fatto che, volente o nolente, devi andar via per trovar lavoro. Dipende anche dal fatto che, sin da piccolo, vedi pezzi di famiglia e amici andar via e sembra tutto normale. E al sud chi resta? Resta chi non ha le possibilità e la forza di andar via. Resta chi vuole cambiare le cose (pochissimi), ma poi si rende conto che è una lotta contro i mulini a vento. Resta chi la fa da padrone (criminali et similia). Lo so, è orribile da dire, ma cavolo ogni volta che torno giù trovo le cose peggiorate. Sembra di assistere alla morte di una balena spiaggiata e ti strazia il cuore.
Anyway... see ya soon ppl.